LA CANNABIS PUÒ AIUTARE NELLA CURA DEI TUMORI? DA UNO STUDIO EFFETTUATO DA UN GRUPPO DI RICERCATORI ITALIANI SEMBRA PROPRIO DI SÌ.

Il dottor Massimo Nabissi, ricercatore del gruppo di Patologia ed Immunologia dell’Università di Camerino, (che sarà relatore al 2° Convegno di Oncologia Integrata di Modena, il 4 Marzo 2018), si è occupato insieme al suo gruppo di ricerca di effettuare studi pre-clinici su glioblastoma e mieloma, studiando in particolare le combinazioni terapeutiche fra cannabinoidi e chemioterapici con gli eventuali effetti terapeutici o i possibili effetti tossici.

A livello pre-clinico i dati sono stati molto entusiasmanti perché hanno evidenziato che i cannabinoidi agiscono sia da soli sia in combinazione con i chemioterapici. In combinazione si ottiene un effetto antitumorale maggiore rispetto a quello riscontrato con i chemioterapici utilizzati da soli, suggerendo che una terapia combinata possa avere maggiori effetti rispetto alla terapia con i soli chemioterapici e permetterebbe di ridurre la dose dei chemioterapici stessi.

Visti i risultati incoraggianti, lo studio è stato poi portato avanti dalla OWCP (One World Cannabis Pharmaceutical), un’azienda farmaceutica biotech israelo-americana, che ha deciso di avviare la prima sperimentazione al mondo con cannabinoidi su pazienti affetti da Mieloma Multiplo, in collaborazione con il Sheba Academic Medical Center.

Sulla  rivista Oncotarget, uno studio clinico della GW Pharmaceuticals su 21 pazienti affetti da glioblastoma multiforme ha evidenziato che, grazie ad un trattamento combinato di Thc e Cbd per un anno i pazienti hanno avuto una percentuale di sopravvivenza dell’83% rispetto al 53% del placebo, con una differenza quindi del 30%.

Nonostante tutto questo in Italia l’informazione divulgativa riguardante la Cannabis terapeutica rimane ancora a un livello superficiale e spesso poco scientifica. C’è chi continua a sostenere che somministrare Cannabis per uso terapeutico equivalga a drogare i pazienti, senza considerare che esistono già diversi farmaci come le benzodiazepine, la morfina o gli oppiacei, che possono  causare dipendenza fisica e psicologica. Mentre per i farmaci cannabinoidi non viene mai indicata la dipendenza fisica e psicologica nelle possibili contro-indicazioni.

Puoi trovare il programma completo del Convegno sul sito:

https://www.360gradieventi.info/convegno-oncologia-integrata-4-marzo-2018-modena/programma/

Le iscrizioni sono già aperte! (https://www.360gradieventi.info/convegno-oncologia-integrata-4-marzo-2018-modena/acquista-il-biglietto/)

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