CURARE IL TUMORE CON LA LUCE: LA TERAPIA LASERENDOVENA A BASSA POTENZA

Il  dott. Rinaldini Roberto, uno dei relatori al Convegno di Oncologia Integrata del 5 Marzo 2017 a Modena, parlerà di alcuni casi di successo terapeutico con il Laserendovena a bassa potenza, in patologie oncologiche.

La tecnica del Laserendovena a bassa potenza (LLLT-lower level laser therapy) ha origine da studi in Russia negli anni ’80 e viene sviluppata dal Dott. Michael Weber in Germania, padre fondatore della moderna Laserterapia.

Dall’omologazione della tecnologia Weber nel 2005, sono stati raccolti numerosi dati clinici che confermano una serie di effetti positivi quantificabili, ad oggi viene praticata in tutto il mondo in studi medici, cliniche, università e la ricerca e lo sviluppo nell’utilizzo del laser sono in continua evoluzione.

Gli studi fatti inizialmente hanno osservato l’effetto fotodinamico della Luce sugli organismi viventi e si è visto l’effetto attivante che ha su varie molecole. Da qui è stata creata la tecnologia in grado di riprodurre lo spettro solare attraverso dei raggi-laser di varie frequenze, ogni laser ha una frequenza e colore diverso, quelli utilizzati nel Laserendovena sono: il rosso, il verde, il blu, il giallo.

Rosso: energizzante, aumento produzione ATP, rafforza il sistema cardiocircolatorio.

Verde: migliora l’assorbimento di ossigeno, ha effetto antiinfiammatorio.

Blu: migliora la microcircolazione per effetto della produzione di NO, forte antiinfiammatorio.

Giallo: effetto depurativo, antidepressivo (miglioramento dell’umore), effetto positivo sul sistema ormonale e metabolismo.

Questi trattamenti innovativi forniscono al corpo l’energia necessaria per ottenere svariati effetti rigenerativi (stimolazione di vari componenti cellulari tra cui Citocromi P450, antiossidanti come Catalasi e Sod e sugli enzimi del metabolismo della ATP), dando risultati positivi anche come terapia anti-tumorale.

In pratica viene iniettato il raggio-laser in vena attraverso un ago cannula, il trattamento prevede 15 minuti per ogni singolo colore, per un totale di 1 ora di terapia, da ripetere per un ciclo di 10 volte, una o due volte a settimana.

La terapia fotodinamica (PDT) tumorale è una delle tecniche più interessanti e promettenti per la cura di diverse patologie tumorali. La tecnica si basa sulla stimolazione di una sostanza foto sensibilizzante (photosensitizer, ad es. Curcumina e Ipericina) che viene iniettata per via endovenosa nella circolazione sanguigna, questa va a legarsi in modo molto specifico alle cellule tumorali di ogni organismo, e dopo mezz’ora si procede all’iniezione della Laserterapia in modo da stimolare la sostanza foto sensibilizzante. In questo modo le cellule tumorali vengono distrutte dalla formazione di radicali dell’ossigeno attivi.

Questa terapia è vantaggiosa sia per non compromettere il sistema immunitario, anzi lo rafforza, sia per ridurre gli effetti collaterali della chemioterapia/radioterapia e nei casi di maggiore successo per ridurre notevolmente le cellule tumorali.

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